Un salto evolutivo con i costruttori

Soltanto poco più di un anno fa ci incontravamo a “Costruttori di cambiamenti. La comunità di domani parte da qui…” l’evento che in due giorni aveva azzerato le distanze con valorosi imprenditori sociali italiani e dal Mondo.

Storie di mestieri che oltre a creare un valore economico sono in grado di redistribuire valori sociali, culturali e ambientali, imprese che accrescono il benessere delle comunità, proponendo prodotti e servizi in grado di giovare a utenti, beneficiari e consumatori. Ci era stato raccontato come attivare l’intelligenza collettiva, come rendere una risorsa turistica locale fonte di sostentamento per l’intero villaggio, come le tecnologie possano essere pensate per migliorare la vita di tutti, come semplici piattaforme online diventino strumenti di scambio di competenze per la crescita di progetti autoctoni, come gruppi di cittadini sostengano l’economia locale in circuiti monetari alternativi e che la finanza internazionale crei mercati finanziari a sostegno dell’impatto. All’indomani di questo evento sono successe due cose: lo slancio della nostra comunità per favorire questo tipo di cambiamento e la pandemia. L’annata che abbiamo attraversato ci ha richiesto prepotentemente di fare un salto evolutivo in cui allineare il pensiero con l’azione di tutti gli attori del nostro ecosistema in erba. Bottega Virtuale, i tavoli di co-progettazione di Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, l’evento internazionale sulle Comunità Decentrate, l’Hackaton lento per innovatori di aree interne, il dibattito giovanile sull’economia civile e infine TR-ACTION, laboratorio introspettivo sulla sostenibilità integrale delle progettualità dei soci, sono tra i tasselli di questa stairway verso il cambiamento. Il raccolto di questa annata particolare? Una elevata comprensione, forti motivazioni, qualità delle relazioni e tutto l’entusiasmo dei costruttori di cambiamenti del nostro territorio. Domani è oggi. Il 2021 potrebbe essere l’anno in cui giocheremo alle costruzioni.

Silvia Silvozzi, Bottega del Terzo Settore